Incontrare Enrico Masala è sempre una occasione speciale per un appassionato di veicoli storici. Un’occasione per rivivere ricordi gloriosi degli anni Lancia, per scoprire qualcosa di nuovo o anche semplicemente per rinfocolare la nostra passione. Perciò, dopo la partecipazione all’ultima edizione di Stelle sul Liston siamo andati a trovare lo storico dirigente del Marchio torinese e attuale responsabile, all’interno del Lancia Club, delle Commissioni Cultura ed Editoria, sicuri di trovare spunti nuovi ed interessanti per l’edizione 2014.
[white-text]Dr. Masala, ci tolga una curiosità: che ricordo ha dell’edizione 2013 di Stelle sul Liston che ha visto come protagonista proprio la casa che lei ha diretto per tanti anni?[/white-text]
Il ricordo è strettamente legato a più sensazioni: l’incontro con una manifestazione di cui avevo letto e sentito parlare ma senza averne mai avuto un’esperienza diretta; la possibilità di partecipare ed apprezzare lo spirito di chi l’ha creata e che l’ha gestita; i rapporti con l’attenta organizzazione che l’ha guidata sapientemente; infine la possibilità di poter vedere come attrici determinanti per la riuscita di “Stelle sul Liston 2013” le autovetture di quel glorioso Marchio a cui ho destinato buona parte della mia vita sia come estimatore – sono infatti figlio di un assoluto lancista – che come partecipe della vita di questa Azienda, all’indomani dell’acquisizione della stessa ad opera della FIAT nell’ottobre del 1969, percorrendone buona parte della sua vita in diversi momenti e con responsabilità diverse ed altamente motivanti! Ma alla base di tutto amore e profonda passione.
[white-text]Il marchio Lancia, lo sappiamo bene, non vive un momento particolarmente brillante, ma può vantare una storia e un prestigio che ha pochi rivali – pensiamo solo a modelli leggendari che hanno partecipato la scorsa edizione, dalla Lancia Alpha, passando per la Dilambda, fino all’Aurelia B24. Pensa che storia e prestigio possano essere le basi per il rilancio del marchio?[/white-text]
Le attuali vicende del marchio Lancia, preoccupandomi, mi lasciano però speranzoso che possa ancora recuperare quel posto che nella storia dell’automobile meriterebbe un Marchio che ha contribuito allo sviluppo della storia dell’automobile a livello mondiale fin all’inizio della sua storia nel lontano 1906. L’edizione di Stelle sul Liston dello scorso anno non ha fatto altro che evidenziare e sottolineare questa importante posizione della Lancia attraverso la presenza e la partecipazione attiva di alcuni capisaldi della sua produzione: dall’Alpha, la prima vettura del Marchio i cui primi esemplari vedono la luce nell’autunno del 1907 e che già testimoniava la volontà, la filosofia costruttiva e l’innovazione che ne diventeranno valori distintivi e caratterizzanti; alla Dilambda, vettura di gran classe e di importanti contenuti tecnologici innovativi che tra l’altro fu la prima vettura del Marchio ad essere realizzata particolarmente per il mercato americano; ed ancora la mitica Aurelia Gran Turismo 2500 Spider, oggi più semplicemente ricordata come Aurelia B24 nelle due versioni Spider e Convertibile, interprete d’eccellenza nel 1962 del film “Il sorpasso”, che venne definita dallo stesso Pinin Farina e, successivamente, da suo figlio Ingegner Sergio, come il prototipo dello Spider italiano. E’ chiaro che questa incancellabile storia potrebbe giocare un ruolo importantissimo nell’auspicabile rilancio della Marca di “Borgo San Paolo”.
[white-text]Recuperare e conservare auto di pregio è una questione delicata, lo sappiamo bene. Quando è nata l’idea di un’intera collezione dedicata a Lancia e soprattutto quando si è reso conto che quell’idea non era solo un sogno?[/white-text]
Ogni Marchio che si rispetti non può non tutelare con attenzione il valore e l’importanza della sua storia: un Museo o una Collezione sono la naturale conseguenza di questa necessità anche per portare a conoscenza del pubblico il valore e l’importanza della sua storia. Il primo Museo Lancia venne realizzato nel 1971 con questo intento ma, dati gli spazi disponibili, unicamente dedicato ai capisaldi della sua produzione sino a quegli anni. In questa situazione ed arricchendosi di qualche importante modello, e sempre nella stessa struttura, giunse sino al 1991 quando venne definitivamente chiuso, conservando i modelli più importanti.
Nel 1994, promosso alla responsabilità della marca Lancia, fra le altre cose ricordai e proposi in Azienda l’avvicinarsi del 90° della fondazione e di quelle che secondo me sarebbero dovute essere le manifestazioni ed attività del ricordo. Fra queste proposi una mostra itinerante attraverso il mondo per portare a conoscenza dei più il significato e la storia del nostro Marchio. In quel momento scoprii che, conservate in un ampio magazzino aziendale, c’erano non solo le 16 vetture esposte nell’iniziale Museo, ma ben altre 95 fra cui scegliere per la realizzazione della mostra. Questa “scoperta” fu l’impulso per la decisione di realizzare un’esposizione stabile aperta al pubblico. Dopo comprensibili e necessarie verifiche, nonché autorizzazioni, riuscii a realizzare questo progetto nel febbraio del 1997: il sogno si trasformava in realtà!
[white-text]Attualmente quante sono le Lancia presenti all’interno della Collezione Storica Lancia? Ce n’è una a cui è particolarmente affezionato?[/white-text]
La Collezione spostata dal vecchio padiglione della fabbrica di Borgo San Paolo a Torino nel dicembre 2007, conta oggi 120 vetture, custodite attualmente in un padiglione della Fiat. Quale il modello a cui mi sento particolarmente affezionato? Come storico, la Lambda, che definii come la autovettura con cui Lancia insegnava al mondo nel 1921 un nuovo modo di realizzare un’automobile; come appassionato e cultore del Marchio, le Aurelia GT B20 e GT B24; come sportivo e come pilota, la Stratos HF; come responsabile del prodotto Lancia dal 1981 al 1986, la Thema nelle varie versioni, compresa la “8.32”, e la Delta HF a trazione integrale permanente; come Lancista: tutte!!!
[white-text]Sappiamo che conservare un’opera d’arte significa anche prendersene cura. Da chi sono seguite e a quali controlli sono sottoposte le vetture?[/white-text]
La mia responsabilità sull’intera gestione della Collezione Storica Lancia è durata dal 1997 a tutto il 2010. Questo arco di tempo, contraddistinto essenzialmente dal posizionamento e conseguente allestimento di questo patrimonio, come già detto ha visto due differenti sedi. Dal febbraio del 1997 al 20 dicembre del 2007, le autovetture Lancia storiche erano state conservate ed esposte all’interno di un padiglione storico della vecchia Fabbrica Lancia in Borgo San Paolo a Torino e, a mio modo di vedere, era questa la logica sistemazione in un ambiente inequivocabilmente Lancia. Molte di esse, infatti, erano nate qui e ricordo che questo stabilimento è stato attivo dal 1911 al 1992 con la conclusione della sua attività produttiva con la Thema 8.32. In questo periodo la mia responsabilità, nei confronti di questo importantissimo patrimonio storico, è stata completa, compatibilmente con quanto l’Azienda, annualmente stanziava per questo mantenimento: periodiche pulizie; circolazione delle vetture, all’interno del comprensorio, con cadenza mensile; partecipazione a manifestazioni espositive o di carattere sportivo come la Mille Miglia – a questo proposito nel 1994 la nostra Aprilia 1^ serie vinse la categoria sino a 1500 cc – sia in Italia che all’estero. Dal 2008 a tutto il 2010 il mio incarico prevedeva, oltre alla gestione delle visite, la decisione di partecipare ad eventuali manifestazioni scegliendo, di volta in volta, con quale o con quali auto essere presenti. Per quanto attiene alla manutenzione delle vetture, questa responsabilità era demandata al personale aziendale prescelto. Ricordo che io andai in pensione con il 1° Gennaio del 2001. Oggi so che la responsabilità dell’intera gestione del patrimonio storico dei marchi Fiat, Lancia ed Alfa Romeo è attribuita al dottor Agazzi.
[white-text]Un’ultima domanda, che è un piccolo tradimento al suo storico amore automobilistico. Se potesse scegliere quale auto non prodotta da Lancia le piacerebbe vedere all’edizione 2014 di Stelle sul Liston?[/white-text]
Penso che sarebbe un motivo di forte attrazione avere almeno una Voisin: vettura assolutamente rara ma di forte impatto! Auguro alla prossima edizione della Vostra interessantissima manifestazione il più bel successo.