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Stelle 2014: premi e motivazioni delle giurie

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[white-text]Classifica generale e menzioni speciali dell’edizione 2014: non sono mancate le sorprese.[/white-text]

“È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva”. La celebre frase tratta dal film “L’Attimo Fuggente” è forse la più utile a descrivere quanto siano state complicate le operazioni di giuria dell’edizione 2014 di [white-text]Stelle sul Liston[/white-text]. Complice [white-text]un quadro di vetture il cui valore assoluto[/white-text], che ha trasformato da onore a onere il compito di scegliere “la più bella”, la situazione è stata senz’altro complicata (almeno per quanto attiene la classifica generale e l’assegnazione del premio Best of Show) dalla [white-text]collaborazione tra le due giurie[/white-text], tecnica e artistica. Punti di vista assolutamente diversi sul mondo delle auto che hanno reso però ancora più speciale e unica la classifica finale, arricchita dal contributo di esperti del settore automobilistico, artistico, culturale e museale.

Ecco quindi le motivazioni della giuria: poche righe, ma molto significative, per spiegare il perché dell’assegnazione dei singoli premi.

MIGLIORE AUTO ITALIANA: [white-text]Alfa Romeo Montreal(1972)[/white-text]

Segno tangibile del prestigio dell’industria italiana; nacque quando gli organizzatori dell’Expo 1967 di Montreal incaricarono l’Alfa Romeo, di presentare la “massima aspirazione” dell’uomo in tema di automobili.

MIGLIORE AUTO SPORTIVA: [white-text]De Tomaso Pantera (1972)[/white-text]

Vettura di stile italiano su meccanica statunitense di elevata cilindrata, rivela un disegno senza tempo (elegante e sportivo) che ne ha decretato il successo nei venticinque anni di produzione.

MIGLIORE AUTO STRANIERA: [white-text]Jaguar Mark V (1950)[/white-text]

Esempio di stile tradizionale britannico, rappresenta la vettura della ricca borghesia londinese. L’esemplare in concorso è stato perfettamente restaurato nel pieno rispetto dell’originalità.

MIGLIORE AUTO FUORISERIE: [white-text]Alfa Romeo 6 C 2500 coupè, carr. Pininfarina (1949)[/white-text]

Vettura molto innovativa per l’epoca: è stata la prima ad avere la caratteristica dei fari anteriori accoppiati. Ha una linea filante, sportiva ed accattivante; questo modello ha “segnato” la strada per le realizzazioni di molti carrozzieri italiani nel secondo dopoguerra.

ELEGANZA E PASSIONE (assegnato dalla giuria artistica) [white-text]Jaguar E – Type (1969)[/white-text]

E’ un modello che unisce in perfetta simbiosi eleganza ed aggressività. Linee sinuose e fascino unico, unì’auto così non può non piacere a tutti.

ECCELLENZA E MEMORIA: [white-text]Lamborghini Miura S (1969)[/white-text]

Vettura stlisticamente rivoluzionaria che ancora oggi emoziona chi la vede ( siano essi giovani o anziani) anche per una meccanica particolarmente performante.

III° posto CLASSIFICA GENERALE: [white-text]OM 665 Superba sport (1928)[/white-text]

Auto italiana, ma disegnata dal carrozziere inglese Cadogan; rappresenta un tipico stile anni Venti in un esemplare perfettamente restaurato.

II° posto CLASSIFICA GENERALE:  [white-text]Delahaye 135 M (1939)[/white-text]

E’ l’espressione di una eleganza tipicamente francese, opera del carrozziere parigino Chapron, una linea tipica del periodo fra le due guerre.

I° posto BEST OF THE SHOW: [white-text]Alfa Romeo 6 C 2500 cabriolet Pininfarina (1946)[/white-text]

E’ l’inizio del mito di Pininfarina che, già con questa vettura, dimostrò al mondo l’innovazione e lo stile dei “maestri” carrozzieri italiani.

 

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